Lo Statuto

Premessa

E’ costituita, nell’ambito delle attività pastorali delle Parrocchie di Santandrà e Povegliano, la Scuola d’Infanzia parrocchiale “San Raffaele”.

La Scuola d’Infanzia parrocchiale “San Raffaele” si configura, giuridicamente ed amministrativamente, come attività della Parrocchia di Santandrà che la istituisce e la gestisce, a norma dell’art. 16, lettera b) della legge n. 222/85.

La Presidenza e la legale rappresentanza della Scuola spetta al Parroco pro-tempore di Santandrà oppure a persona da esso delegata; la Vice-presidenza spetta al Parroco pro-tempore di Povegliano oppure a persona da esso delegata.

Amministrativamente e fiscalmente l’ attività rientra nell’ambito della Parrocchia di Santandrà e pertanto :

-la partita I.V.A. dovrà essere intestata alla Parrocchia

-la dichiarazione annuale dei redditi della Scuola Materna va fatta in quella della Parrocchia tra i redditi di Impresa.

STATUTO

Titolo I

Costituzione – Scopi

Art.1

La Scuola è riconosciuta paritaria ai sensi della L. l0 Marzo 2000, n. 62, con Protocollo n. 4530/C19 del 12.11.2001 del MIUR, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

Art.2

La Scuola d’Infanzia, non avente finalità di lucro, si pone all’interno del sistema formativo integrato per l’infanzia con lo scopo di accogliere i bambini dai tre ai sei anni per una educazione integrale della loro personalità, in una visione cristiana della vita.

La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini di diversa nazionalità e di altro credo religioso con il rispetto per le loro credenze, senza peraltro rinunciare ad essere fedele alla propria identità, della quale i genitori sono informati.

L’azione educativa viene svolta dalla Scuola in stretta collaborazione con la famiglia e con la comunità, valorizzando le forme di partecipazione comunitaria come parte ed espressione delle due più vaste comunità parrocchiali.

Per le proprie finalità si avvale delle didattiche e dei mezzi più idonei ed in particolare di un proprio progetto educativo che si attiene agli orientamenti educativi e didattici dello Stato e fedele all’ispirazione cristiana della Scuola stessa. Opera sulla base del curriculum annuale. L ‘azione educativa e didattica viene presentata ai genitori e alla comunità mediante il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.).

Titolo II

Regolamento interno – Personale

Art.3

Apposito regolamento, adottato con il parere favorevole del Comitato di Gestione, stabilisce norme, modalità, requisiti di ammissione e frequenza alla Scuola, e regola i rapporti con il personale dipendente, con le famiglie e con le istituzioni.

Il regolamento si ispira ai principi dell’accoglienza anche con l’impegno a valorizzare le diversità e, per quanto concerne il rapporto con i genitori e la comunità, a far crescere la loro partecipazione comunitaria.

Art.4

Le modalità di assunzione e di nomina del personale, nonchè i diritti, i doveri, le attribuzioni e le mansioni dello stesso, sono fissati dal regolamento di cui al precedente articolo, nel rispetto comunque delle vigenti norme di legge, in particolare della L. n. 62/2000 e del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro della F.I.S.M..

Il personale docente e non docente, oltre che professionalmente idoneo deve condividere l’indirizzo educativo cristiano della Scuola ed attuarlo nel proprio ambito di competenza.

La scuola può avvalersi dell’apporto del volontariato, sia in forma occasionale che continuativa.

Titolo III

Mezzi finanziari e strutture

Art.5

Alle spese per il funzionamento e per la realizzazione degli scopi si provvede con:

– contributi dello Stato, della Regione, del Comune e di altri enti pubblici e di privati;

– contributi delle famiglie dei bambini frequentanti;

– oblazioni, lasciti o altra attribuzione a suo vantaggio.

Art.6

La Parrocchia mette a disposizione, per il funzionamento della Scuola, l’immobile e la relativa area circostante, di proprietà della Parrocchia di Santandrà.

Le spese di straordinaria manutenzione dell’immobile potranno essere suddivise con la parrocchia di Povegliano, previo consenso della medesima..

La Scuola d’Infanzia Parrocchiale può trovare sede anche in idonei edifici di proprietà di enti pubblici o privati. In tal caso, l’uso dei locali va regolato con atto di comodato o da apposita convenzione.

Titolo IV

Art.7

Amministrazione

Sono organi dell’ Amministrazione:

  • il Comitato di Gestione;

  • il Presidente;

  • il Vice-Presidente;

  • il Segretario.

Art. 8

Comitato di Gestione

La Scuola d’Infanzia è amministrata dal Presidente pro tempore con la collaborazione consultiva di un Comitato di Gestione da lui presieduto e composto da:

  • il Vice-Presidente

  • il Segretario

  • un membro del CPP (Consiglio Pastorale Parrocchiale) di ciascuna Parrocchia;

  • un membro del CPAE (Consiglio per gli Affari Economici) di ciascuna Parrocchia;

  • la Coordinatrice Didattica della Scuola oppure una docente da lei delegata;

  • due genitori rappresentanti di ogni fascia d’età dei bambini, eletti nel corso dell’Assemblea dei Genitori; ogni anno i genitori dei bambini piccoli eleggono due loro rappresentanti che durano in carica per 3 anni.

  • un rappresentante nominato dal Comune.

Art.9

Competenze del Comitato di Gestione

Il Comitato di gestione ha funzione consultiva. Esprime pareri su:

  • gli atti di gestione ordinaria e straordinaria;

  • il regolamento che disciplina il funzionamento della scuola

  • il calendario scolastico

  • le attività extracurriculari

  • i bilanci preventivi e consuntivi che sono anche portati a conoscenza dell’Assemblea dei Genitori;

  • il regolamento interno;

  • la stipula convenzioni con altri enti;

  • la retta scolastica;

  • il prestito d’uso della struttura scolastica per attività esterne;

Art. 10

Il Comitato di Gestione si riunisce su convocazione del Presidente. Le riunioni ordinarie si tengono di regola ogni due mesi. Si tengono riunioni straordinarie quando il Presidente ritenga di convocarle o su richiesta scritta di almeno 3 consiglieri. Delle discussioni viene redatto verbale in cui sarà riportata l’eventuale votazione del Comitato di Gestione per ogni argomento all’ordine del giorno.

Il Comitato di gestione approva lo Statuto con voto a maggioranza qualificata (almeno due terzi dei presenti)

Art. 11

I membri durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Se durante il triennio viene a mancare, per qualsiasi causa, uno dei membri, si provvede alla sua sostituzione con il primo in lista tra i non eletti o in sua assenza tramite una nuova elezione ed il nuovo componente dura in carica fino allo scadere del triennio.

Art. 12

I componenti del Comitato di Gestione che senza giustificato motivo non partecipano a tre sedute consecutive possono essere dichiarati decaduti dalla carica.

Art. 13

Presidente e Vice-Presidente

Spetta al Presidente:

  • l’amministrazione ordinaria e straordinaria della scuola;

  • l’adozione del bilancio preventivo e consuntivo, previo parere del comitato di gestione;

  • l’adozione del regolamento che disciplina il funzionamento della scuola

  • nominare, ammonire, licenziare il personale;

  • stipulare convenzioni con altri Enti, previo parere del Comitato di gestione;

  • convocare e presiedere l’ Assemblea dei Genitori;

  • delegare il Vice Presidente a sostituirlo in caso di impedimento;

  • nominare il segretario

  • rappresentare la Scuola Materna e stare in giudizio per la stessa;

Art. 14

Spetta al Vice Presidente:

  • collaborare con il Presidente in tutte le funzioni a lui attribuite

  • rappresentare la Scuola in caso di impedimento del Presidente o su delega del medesimo, anche a voce.

Art. 15

Segretario

Spetta al Segretario:

  • diramare gli inviti e le convocazioni fissate dal Presidente;

  • tenuta del protocollo generale;

  • redigere i verbali del Comitato di Gestione e dell’Assemblea dei Genitori;

  • provvedere alla corretta tenuta della contabilità;

  • provvedere agli acquisti ordinari e urgenti;

  • svolgere i compiti di segreteria didattica;

  • tenere tutta la documentazione e i registri amministrativi.

Art. 16

Coordinatrice Didattica

Spetta alla Coordinatrice:

  • Adottare il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), come previsto dalla normativa vigente (D.P.R. 275/99) ed in coerenza con il Progetto educativo della scuola;

  • Coordinare le attività didattiche e di aggiornamento;

  • Organizzare gli incontri che comportino l’impiego del personale docente;

  • Promuove la partecipazione dei genitori alla vita della scuola.

  • Recepire il calendario e l’orario scolastico approvato dalla Regione e adattarlo, nei limiti consentiti, alle esigenze della comunità locale, previo parere del Comitato di gestione

  • Far rispettare il regolamento interno della Scuola;

  • autorizzare le visite guidate in ambiente extra scolastico;

  • Convocare e presiedere gli Organi Collegiali.

  • Verificare la permanenza dei requisiti per il mantenimento della parità, ai sensi della Legge 10 marzo 2000, n. 62;

Titolo V

Organi Collegiali

Art. 17

Sono istituiti i seguenti organi collegiali:

II Collegio dei Docenti di Scuola -il Collegio dei Docenti di Zona -il Consiglio di Intersezione – l’ Assemblea generale dei Genitori – l’Assemblea di Sezione dei Genitori.

Art. 18

Collegio dei Docenti di Scuola

Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella Scuola ed è presieduto dalla Coordinatrice.

Il Collegio dei Docenti:

  • cura la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica;

  • formula proposte al Presidente, per il tramite della coordinatrice, in ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all’ organizzazione della Scuola, tenendo conto del regolamento interno;

  • valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati;

  • esamina i casi di alunni che presentano particolari difficoltà di inserimento, allo scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione;

  • sentito il parere degli altri organi collegiali, predispone il P.O.F. che viene reso pubblico e consegnato in sintesi alle famiglie all’atto dell’iscrizione.

Il Collegio si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce almeno una volta ogni due mesi.

Il segretario del Collegio per la redazione dei verbali delle riunioni viene scelto dalla Coordinatrice tra i docenti presenti all’ incontro.

Art. 19

Collegio dei docenti di zona

E’ costituito il Collegio dei Docenti di zona composto dai docenti delle Scuole d’Infanzia facenti parte del Collegio di Zona F.I.S.M.  n. 6.

E’ presieduto dalla coordinatrice di zona, nominata dal Presidente provinciale della F.I.S.M. .

Il collegio si riunisce almeno tre volte all’anno, allo scopo di definire e verificare le linee comuni della programmazione educativa e didattica e favorire lo scambio di esperienze tra scuole del territorio.

Di ogni riunione viene redatto verbale, copia del quale viene inviata alla F.I.S.M. provinciale.

Art. 20

Assemblea generale dei Genitori

L’ Assemblea generale dei Genitori della Scuola è costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti, All’assemblea possono partecipare, con solo diritto di parola, il Presidente, la Coordinatrice, il personale docente ed il Segretario.

La prima assemblea viene convocata entro la metà del mese di ottobre dal Presidente..

L’assemblea viene convocata dal Presidente almeno una volta l’anno e ogniqualvolta specifiche esigenze lo richiedano. L’assemblea deve essere convocata anche quando lo richieda, per iscritto, almeno un terzo dei suoi componenti.

La riunione risulta valida, in prima convocazione, se sono presenti la metà dei genitori; in seconda convocazione, un’ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti.

L’ assemblea:

  • esamina la relazione programmatica delle attività della Scuola, proposta dal Collegio dei Docenti

  • esprime il proprio parere in ordine al P.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l’ampliamento dell’offerta formativa;

  • viene informata dei bilanci preventivo e consuntivo

  • elegge i rappresentanti dei genitori all’interno del comitato di gestione

Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

Art. 21

Consig1io di Intersezione

Il Consiglio di Intersezione è composto dai docenti in servizio nella Scuola, da due rappresentanti dei genitori per ogni sezione eletti dalle rispettive Assemblee di Sezione all’inizio dell’anno scolastico e da un rappresentante del Comitato di Gestione.

E’ convocato dalla Coordinatrice e presieduto dalla stessa o da un docente da lei delegato.

Viene convocato almeno due volte l’anno in orari non coincidenti con l’orario di funzionamento della Scuola. Ha il compito di:

  • formulare al Collegio dei Docenti ed agli organi gestionali della Scuola proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative innovative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa.

Le funzioni di segretario vengono attribuite dalla Coordinatrice ad uno dei docenti presenti.

Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

Art. 22

Assemblea di Sezione dei Genitori

E’ costituita dai genitori dei bambini e delle bambine di ciascuna sezione, dalla Coordinatrice e dal docente di sezione. E’ convocata dall’ insegnante di sezione, in accordo con la Coordinatrice, o su richiesta di almeno 1/3 dei genitori.

Si riunisce almeno due volte all’anno per la discussione e la formulazione del piano di lavoro e delle attività, per la verifica e la valutazione dell’ attività svolta e garantisce la continuità educativa specifica fra Scuola e famiglia.

L’Assemblea di Sezione elegge i Rappresentanti dei Genitori nel Consiglio di Intersezione.

Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

Titolo VI

Art. 23

Eventuali controversie in seno alla Scuola saranno sottoposte alla competenza della F.I.S.M. provinciale e, nei casi più gravi, all’Ordinario diocesano per le decisioni definitive.

Art. 24

Il Presidente della Scuola d’Infanzia deve essere invitato a tutte le riunioni degli organismi di partecipazione della Scuola stessa e può parteciparvi con diritto di parola e di voto.

In caso di parità di voti prevale il voto del presidente.

Art. 25

Ogni modifica apportata al presente Statuto deve essere discussa dal Comitato di Gestione, approvata a maggioranza piena ed accolta dal Parroco pro-tempore dopo aver consultato la Presidenza della F.I.S.M. Provinciale di Treviso e, in caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente.

Art. 26

Il presente statuto viene reso noto alla comunità scolastica e viene tenuto nella Scuola a disposizione dei genitori che lo vogliano consultare e dell’ autorità di vigilanza delle scuole paritarie.

 

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